sabato 15 dicembre 2012

Organizzare il tuo tempo

Sono le quattro e trenta della mattina, sei ancora sveglio ma dovresti essere a letto. Pensi che il segreto per il successo sia un'ottima organizzazione del tempo e inizi così a pensare al giorno successivo. Sai che ti attenderà una levataccia perché devi accompagnare tua madre a fare spesa. La conosci e sai che ti sveglierà per le nove e mezza, ti rimangono cinque ore di sonno se ti va bene, ma visto che hai quest'impegno cerchi di pensare a come sfruttare la mattinata con successo. Pensi, sveglia ore nove e trenta, per le dieci sei fuori di casa. Ti ricordi che il Natale si avvicina e devi ancora pensare a cosa comprare alla tua ragazza. Ti ricordi che devi ancora consegnare i documenti per poter iniziare il tirocinio formativo a Febbraio, ma non sai dove metterti le mani perché i siti universitari sono un rebus che tu non sai risolvere, t'informi il più in fretta possibile e stampi il necessario. Sono le cinque e trenta, solo quattro ore di sonno. Pensi, ormai faccio cifra tonda e fino alle sei mi faccio un giro su internet in cerca di qualcosa da regalare alla mia ragazza. Cinque e trentacinque: su Google cerchi "regalo di natale per fidanzata" e come ogni santissimo Natale ti escono i stessi risultati: regala una stella alla tua fidanzata, regala un sasso sul balcone di Venezia con scritto il vostro nome, regala una coperta con le vostre faccione stampate, regala qualcosa di supertecnologico che la tua ragazza non userà mai. T'incazzi, spegni tutto e vai a letto. Sono le cinque e cinquanta. Sei sul letto e inizi a pensare che il domani sarà una giornata di merda. Ore sei e cinque, non riesci a prendere sonno perché hai troppi pensieri per la testa. Ore sei e sei, il gatto sale sul letto e vuole da mangiare, ti alzi e lo accontenti. Ore sei e trenta, probabilmente dormi.
Sei su una torre e sei l'ultimo sopravvissuto, il tuo coinquilino è stato appena sbranato da uno zombie fortissimo e un'orda di non-morti sta per sbranarti quando senti in lontananza: "Andrea tirati su", pensi che sia  Dio che vuole aiutarti, che non vuole farti morire, pensi sia un'invocazione. Poi guardi bene e tutti gli altri zombie stanno urlando la stessa cosa. Dai, cazzo Andrea, avevi detti che mi avresti accompagnata.
Apri gli occhi ed è tremendo, tu sei sveglio ma il tuo corpo no. Per un attimo pensi che anche questo sia un incubo e speri di tornare dagli zombie poi tua madre ti leva le coperte ed è un freddo siberiano. Devi alzarti, ogni passo è letale e cammini peggio dei non-morti nel tuo sogno. Sono le nove e quarantacinque e tutto va male, ti vesti velocemente, ti lavi i denti, prendi i documenti per il tirocinio e per le dieci sei fuori casa.
Mamma, andiamo a fare colazione altrimenti svengo. Sono le dieci e dieci, entri al bar, la barista ti saluta, controlli il vassoio delle paste e ti rendi conto che ne è rimasta solo una integrale. Porca puttana. Prendi un medaglione al cioccolato, giusto per non stare a stomaco vuoto. Ed un succo alla pesca, grazie. Il caffè non lo prendi questa mattina? No, non so perché ma questa mattina non mi va.
Sono le dieci e trentacinque, sei arrivato alla tua scuola superiore, quella dove hai studiato fino all'età di diciannove anni. A Febbraio inizierai il tirocinio con la tua professoressa di lettere, ma c'è rimasto poco tempo, se non consegni la modulistica per fine Dicembre tutto va in fumo.
Dieci e quarantacinque, controlli dentro la tua cartellina di Batman e ti rendi conto che i fogli che hai stampato non sono abbastanza, ti mancano quelli per l'ente non convenzionato. Epporcaputtana. Non ti disperi, ancora. Sai che comunque puoi  non sprecare la mattinata, puoi fare un giro per i negozi e magari comprare il regalo per la tua ragazza. Ore undici, sei nel primo centro commerciale: Abbigliamento, elettronica, abbigliamento, abbigliamento. Niente da fare, non c'è nulla che mi soddisfi. Ore undici e trenta, secondo centro commerciale: abbigliamento, abbigliamento, abbigliamento, oreficeria, abbigliamento. Mamma, consigliami qualcosa, sono in panne. Prendigli un braccialetto della Pandora, come questo ad esempio. Ma', ma questo è uguale alla collana che gli ho regalato al suo compleanno. No, questo è della Pandora, quello era della Brosway. 'Fanculo Ma', è identico. Prima mi chiedi i consigli e poi li disprezzi, è mezzogiorno, portami a fare spesa che è anche tardi. Va bene.
Ore mezzogiorno e dieci, siete a Lidl, compra stracchino, pane, cibo per gatti e insalata. Ore mezzogiorno e venticinque, guardo mia madre dritto negli occhi e gli chiedo: Perché abbiamo fatto venti chilometri per comprare queste quattro cazzate? Beh, perché qui costano meno. Ma a parte il pane che può servire a pranzo a cosa servono tutte le altre cose? Le avresti potute comprare con babbo oggi pomeriggio. Ma infatti io dovevo solo comprare il mangime per gatti che qualcuno questa notte lo ha finito tutto, facendoci arrivare il cane, ora sbrighiamoci che è tardi, devo preparare il pranzo e tua nonna sarà in ansia.
Ore tredici, sei a casa. Pensi all'ultimo punto che ti eri prefissato la notte precedente: studiare per l'esame di Venerdì. Ma ormai è tardi e ti connetti su internet per tentare nuovamente la fortuna, magari riesci a trovare qualcosa d'interessante da regalare alla tua ragazza. Il primo link che compare è "Comprare e regalare una stella. Nel pacchetto stella è presente anche un certificato ufficiale assegnato alla stella".
'Fanculo, chiudi il computer e ti metti a dormire facendo attenzione a non programmare il tuo pomeriggio.

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